Politica
08/11/2019
di Umberto Mastromartino
“Sono stato a Rimini per Ecomondo, la fiera europea per l’innovazione industriale e tecnologica dell’economia circolare. Qui si parla di futuro, si discute di imballaggi sostenibili in plastica biodegradabile e compostabile, di recupero della materia e di sviluppo sostenibile. In Puglia viviamo ancora il fenomeno pericoloso dei roghi tossici nelle campagne, ebbene qui a Rimini insieme a diversi colleghi ed esperti del settore, abbiamo potuto osservare le attrezzature e le tecnologie per la selezione e il recupero dei rottami ferrosi e non ferrosi e la predisposizione per il commercio, il trattamento dei rifiuti speciali e pericolosi, il recupero e trattamento dei RAEE, dei veicoli a fine vite e pneumatici fuori uso. È stata per me una grande occasione di studio e di conoscenza, per meglio contrastare le resistenze registrate in questi giorni dopo le misure anti plastica in alcuni mondi industriali”.
È quanto afferma l’onorevole del MoVimento 5 Stelle Giorgio Lovecchio, componente della Commissione Agricoltura e della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati in visita agli stand di Ecomondo, dove tra i tanti espositori ci sono anche le aziende che sviluppano biopolimeri, bioplastiche e i produttori di trasformatori della materia proveniente da scarto organico, insieme ai produttori di impianti per compostaggio, digestione anaerobica e filiera agroindustriale, con engineering d’eccellenza.
“Ho avuto l’occasione – continua il deputato pentastellato- di visitare insieme al presidente dell’Acquedotto Pugliese anche il Global Water Expo la sezione dedicata a tutte le fasi della filiera del ciclo idrico integrato delle acque, dalla captazione alla restituzione all´ambiente. Il tema del riutilizzo delle acque reflue e piovane insieme a quello del trattamento e smaltimento dei fanghi di depurazione sono quanto mai centrali per lo sviluppo della Capitanata, che necessita di maggiori apporti idrici e di un controllo serrato contro coloro che smaltiscono illegalmente i fanghi nel Tavoliere, spacciandoli per ammendanti”.