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Cronaca

22/11/2019

Dal Commissariato di Cerignola
Arrestato Senegalese per lesioni č resistenza a P.U.

di Umberto Mastromartino

 
   


QUESTURA DI FOGGIA

 

COMUNICATO STAMPA                                                                                     

                                                                  

                                                                                          Foggia, 22 novembre 2019

          In data 19 novembre 2019, agenti del Commissariato di P.S. di Cerignola hanno tratto in arresto un 27enne cittadino senegalese per resistenza, violenza e lesioni a P.U..

        In particolare, nel pomeriggio del giorno 19, nel transitare sulla SS16 in direzione Foggia, gli operatori della volante notavano un’autovettura con targa polacca con un soggetto di colore alla guida che, alla vista degli operatori, nascondeva il viso con il cappuccio della felpa indossata. Pertanto, gli agenti decidevano di procedere al controllo dell’auto azionando i segnali luminosi e sonori, ma il soggetto, senza ottemperare all’ordine di fermarsi, aumentava l’andatura e si dava a precipitosa fuga.

       Immediatamente, la volante si poneva all’inseguimento dell’auto che zigzagava tra le autovetture, creando pericolo per gli altri utenti della strada. Dopo alcuni chilometri, il fuggitivo si dirigeva verso il comune di Stornara, immettendosi in diversi tratturi interpoderali. Ad un certo punto, abbandonava il mezzo ancora in marcia e si dava alla fuga a piedi inseguito da uno degli agenti che, dopo alcuni metri, lo bloccava. L’uomo opponeva un’attiva resistenza contro l’agente, colpendolo con pugni e calci per liberarsi dalla presa, cosa che non riusciva in quanto, con l’aiuto dell’altro agente, veniva finalmente bloccato.

L’agente colpito riportava ferite giudicate guaribili in 4 gg.. I successivi accertamenti permettevano di acclarare che l’uomo era da ricercare perché gli era stato revocato il permesso di soggiorno. Pertanto, l’uomo, su disposizione del P.M. di turno, veniva condotto presso la Casa Circondariale di Foggia.

 

Nella notte di ieri, gli agenti della volante, su segnalazione della sala operativa, si recavano in un tratturo della strada che da Cerignola conduce a Canosa di P., ove era stata segnalata la presenza di un’autovettura rubata a Bari nella precedente serata. Giunti sul posto, gli stessi notavano che da una FIAT UNO fuggivano due persone, riuscendo a riconoscerne soltanto una, per A.D. cl.1993, pregiudicato cerignolano, figlio della proprietaria della FIAT UNO, senza riuscire  a bloccarlo. Sul posto, oltre all’autovettura segnalata, una Range Rover EVOQUE, si rinveniva anche un’altra autovettura rubata, sempre rubata la stessa sera a Bari, una RENAULT MEGANE,  che venivano restituite ai legittimi proprietari.

A.D., attivamente ricercato, si presentava in Commissariato nella tarda mattinata, ammettendo formalmente la sua responsabilità in merito al furto delle autovetture, avvalorata da riscontri oggettivi risultanti dall’attività investigativa posta in essere.

Pertanto, A.D. veniva denunciato in stato di libertà per furto aggravato delle predette autovetture.

 

Nel primo pomeriggio di ieri, personale del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia traeva in arresto CAPORALE Francesco cl.74, pregiudicato di Canosa di P. per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

In particolare, alle ore 14.00, nel transitare in una via del centro cittadino di Cerignola, una pattuglia incrociava un’autovettura con due uomini a bordo che, alla loro vista, cercava di allontanarsi velocemente per eludere il controllo. La stessa, dopo un breve inseguimento, veniva fermata sulla strada che da Cerignola conduce a Canosa di P.. I due uomini,  entrambi pregiudicati,  venivano  sottoposti a perquisizione sul posto. Negli slip indossati dal CAPORALE si rinvenivano due involucri in cellophane contenenti 16 grammi di cocaina, mentre nell’autovettura, di proprietà del CAPORALE, si rinveniva un coltellino tascabile. La perquisizione veniva, pertanto, estesa alle abitazioni dei due soggetti e, nell’abitazione del CAPORALE, precisamente nel cassone della tapparella della camera da letto, si rinvenivano tre pezzi di hashish del peso complessivo di 73 grammi.

Pertanto, il CAPORALE, peraltro sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora in Canosa di P., veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e segnalato per l’aggravamento della misura cautelare cui si trovava sottoposto, e condotto presso la Casa Circondariale di Foggia, come disposto dal P.M. di turno.


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