Cultura
15/12/2014
di Flora Bozza
Rischio chiusura del corso di laurea magistrale in Archeologia: gli studenti foggiani si mobilitano.
Mercoledì mattina, alle 10.00, davanti ai cancelli dell’Università di Foggia in via Gramsci, ci sarà un sit in di protesta. E’ stato organizzato dagli studenti dei Corsi di Laurea in Beni Culturali e Archeologia, per la paventata chiusura del corso di laurea magistrale in Archeologia dell’ateneo dauno. Nelle stesse ore, il Senato Accademico, al quale il consiglio di dipartimento ha demandato la decisione ultima, riunito presso la stessa sede, deciderà, votando, se mantenere attivo il suddetto corso di laurea. Perderlo sarebbe una grave iattura per Foggia perché è sempre stato un pungolo sia per riscoprire e conoscere le radici storiche locali sia per salvaguardare il nostro patrimonio culturale archeologico, ad esempio, dall’Ipogeo di Arpi alla tomba della Medusa. Il corso di laurea magistrale in Archeologia è il più esiguo dell’università locale, quanto al numero dei frequentanti, e “non soddisferebbe il requisito minimo di iscrizioni previsto dal regolamento di Ateneo, vale a dire 15 studenti, ma rientra perfettamente nei parametri ministeriali che prevedono un minimo di 10”. Così il comunicato stampa degli studenti che prosegue: “Abbiamo scelto di esserci indossando simbolicamente il volto della Medusa di Arpi, ancora una volta testimone di una Daunia maltrattata.” Nel suo blog personale, l’ex rettore Giuliano Volpe, professore di archeologia cristiana e medievale e, da aprile 2014, presidente del Consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici, ha replicato, anche, alla questione del numero degli iscritti: “…la norma votata nel 2009 (quando era Rettore), che aumentava i requisiti fissati dal ministero, va contestualizzata in quella fase espansiva delle iscrizioni, nella quale era necessario - ed io ero certamente convinto di questo - chiudere corsi che spesso erano mere duplicazioni in sedi decentrate; ora la situazione è ben diversa, le iscrizioni calano dappertutto, e l'opera di razionalizzazione è stata già fatta negli scorsi anni”. Saranno giorni infuocati per l’Università di Foggia perché cancellare un corso di laurea che è stato, per anni, vanto del nostro ateneo, sarà scelta non politicamente facile.
Flora Bozza