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Cronaca

06/03/2020

Dalla Questura di Foggia
Polizia interviene al Policlinico fi foggia

di Umberto Mastromartino

POLIZIA DI STATO

QUESTURA DI  FOGGIA

                                                                                           Divisione Gabinetto          

Ufficio Stampa

E-mail: questfoggia@gmail.com

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

FOGGIA: UNA DONNA PRETENDE DI ESSERE RICOVERATA IN OSPEDALE.

                  NON RIUSCENDOVI TENTA DI ENTRARCI DI NASCOSTO.

 

 

Nella giornata di ieri5marzo u.s., Agenti della Polizia di Statodel Reparto Volanti della Questura di Foggia, intervenivano verso le 14:00 presso il locale Pronto Soccorso, su segnalazione della Sala Operativa per la presenza di una persona molesta.

Sul posto gli Agenti identificavanouna donna di 53 anni che era stata appena dimessa dopo due giorni di degenza in ospedale quale paziente psichiatrica, in quanto non c’erano più le condizioni cliniche per la continuazione della degenza.

Per protesta la donna avrebbe allagato il bagno del Pronto Soccorso, in quanto la stessa riteneva di essere ancora bisognosa di cure mediche in ospedale.

Gli Agenti dopo una proficua attività di mediazione, riuscivano a convincerla a lasciare il Pronto Soccorso.

La vicenda però aveva un prosieguo, infatti verso le4:50 di questa mattina, gli Agenti delle Volanti venivano inviati dalla sala operativa nuovamente presso gli Ospedali Riuniti, questa volta al reparto Radiologia, per segnalazione di una donna che non voleva lasciare il reparto.

Sul posto gli Agenti appuravano, dal personale in servizio che avevano sorpreso una donna che si era introdotta arbitrariamente e che scoperta, raccontava di essere addetta alle pulizie e che aveva raccolto in una busta nera del materiale presente nel reparto.

La donna veniva individuata dagli Agenti al Pronto Soccorso e si accertava che era la stessa persona, per la quale vi era stato un intervento già nella mattinata del giorno precedente.

Anche in questo caso la stessa aveva tentato di farsi ricoverare.

I Poliziotti apprendevanoaltresì, dal personale sanitario che la donna era già conosciuta nell’ambito ospedaliero, per via dei molteplici ricoveri.

 

6.03.2020

 

 


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