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Cronaca

18/03/2020

Dalla Questura di Foggia
Preso evaso, voleva nascondersi in comunitą terapeutica

di Umberto Mastromartino

Foggia, 18 marzo 2020

 

ECCO I PARTICOLARI DELL’ARRESTO DELL’EVESO MATTEO LADOGANA

VOLEVA NASCONDERSI IN UNA COMUNITÀ TERAPEUTICA DI FOGGIA

 

Ieri mattina, intorno a mezzogiorno, personale della Squadra Mobile di Foggia, al termine delle indagini coordinate e dirette dalla locale Procura della Repubblica, ha rintracciato e catturato Matteo LADOGANA, pregiudicato cerignolano di 47 anni.

L’uomo si era reso responsabile del reato di evasione, in occasione dei tumulti scoppiati lunedì scorso all’interno della Casa Circondariale di Foggia, che avevano determinato l’evasione di massa di 72 detenuti ed il danneggiamento di parti importanti della struttura carceraria.

Le attività investigative, consistite in numerosi servizi di osservazione e pedinamento a carico della cerchia di familiari e di stretti conoscenti dell’evaso, nonché in numerose perquisizioni nei luoghi precedentemente frequentati dallo stesso, hanno permesso di stringere il cerchio sulla rete di fiancheggiatori e di esercitare una grande pressione sul fuggitivo inducendolo a commettere un passo falso.

Difatti, durante l’attività investigativa si accertava che il latitante, ieri mattina, si sarebbe dovuto recare in Foggia per prendere contatti con una comunità terapeutica, immaginando di potersi nascondere all’interno della stessa. Tuttavia, giunto in città, rimaneva doppiamente sorpreso perché la struttura terapeutica era chiusa e, soprattutto, perché ad attenderlo vi erano i Poliziotti della Squadra Mobile che, in un fulmine, lo hanno immobilizzato ed ammanettato.

Matteo LADOGANA era assurto alle cronache giudiziarie per essere stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile di Foggia il 12.05.2018 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in quanto coinvolto nell’assalto al caveau della “Sicurtranport S.P.A.” avvenuto in Catanzaro il 04.12.2016 con l’utilizzo di tecniche paramilitari, armamento da guerra e numerosi automezzi precedentemente rubati dalla criminalità cerignolana.

Dopo gli adempimenti di legge, l’uomo è dovuto rientrare dietro le sbarre e nelle celle della Casa Circondariale di Foggia, da dove era evaso, dovendo finire di scontare una pena di 4 anni di reclusione.

Nel frattempo, proseguono incessantemente le attività investigative da parte degli investigatori della Squadra Mobile di Foggia per il rintraccio degli altri tre evasi tra cui Cristoforo AGHILAR, accusato di omicidio.


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