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15/07/2020

Movimento 5 Stelle
Giustizia e fatta per il Noe

di Umberto Mastromartino


CANALE LAGRIMARO, L'ON. GIORGIO LOVECCHIO SODDISFATTO PER L'AZIONE DEL NOE: FINALMENTE SI È FATTA GIUSTIZIA

“L’informazione di garanzia per 133 persone tra imprenditori della Zona Industriale di Cerignola, l’ex-Sindaco Franco Metta e gli ex-dirigenti Clorindo Izzillo e Vito Mastroserio sull’inquinamento del Canale Lagrimaro, sottoposto a sequestro un anno fa, il 2 luglio del 2019, è una grande vittoria per il territorio e per la politica del M5S che si muove al servizio dei cittadini.
La nostra è una vittoria che viene da lontano, frutto della mobilitazione dal basso del comitato Cittadinanzattiva, cui seguì l’attenzione dei media nazionali con la presenza in loco di Striscia la Notizia con un suo importante servizio, e di una mia interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della Salute e al Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali”.
È soddisfatto per l’operazione dei Carabinieri l’onorevole del M5S Giorgio Lovecchio, segretario della Commissione Bilancio e componente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, che ha a lungo lavorato per riportare la legalità e la salubrità nel Canale Lagrimaro.
“Dopo il nostro intervento parlamentare si è accertata la natura degli sversamenti incontrollati insieme al forte fenomeno di abbandono di rifiuti- continua il parlamentare pentastellato- Dal campionamento effettuato le acque del canale apparvero più simili ad un refluo che a un corso d’acqua. Il liquido infatti presentava una colorazione scura con evidenti fenomeni di putrescenza che davano origine a miasmi persistenti. Scarichi industriali, cromo, alluminio, rame, escherichia coli era stato ritrovato di tutto nel Lagrimaro, negli anni. Senza che nessun ente preposto al controllo si allertasse. Le cose sono cambiate fortunatamente anche grazie alla presenza fattiva del M5S. Nel Lagrimaro – gestito dal Consorzio di Bonifica di Capitanata – dovrebbero confluire le acque piovane prodotte dalla Zona Industriale, dunque non tutti i reflui. Oggi finalmente nel documento del Noe si specifica come agli atti del Consorzio risulta che “il Comune di Cerignola non è autorizzato allo scarico nel Canale Lagrimaro, in considerazione del fatto che posteriormente all’entrata in vigore della menzionata legge (R.R.17/2013, 7.8.2013), il Consorzio non ha rilasciato alcuna autorizzazione né tantomeno sono state richieste per lo scarico nel canale Lagrimaro””.


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