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20/07/2020
di Umberto Mastromartino
Carissime Concittadine e Carissimi Concittadini,
nel XXVIII anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo, in cui persero la vita il Magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, abbiamo il dovere di fermarci per rendere l’onore della memoria, così come l’Italia intera si fermò quel giorno, alle ore 16,58.
In quel giorno e in quell’ora, la mafia, volendo perseguire una strategia terroristica, assestò un secondo durissimo colpo allo Stato, a meno di due mesi dalla strage di Capaci, in cui morì il Giudice Giovanni Falcone assieme alla moglie ed agli agenti della scorta.
Ricordiamo bene le immagini di morte e di terrore che giungevano ai nostri occhi dai servizi televisivi di quel tardo pomeriggio, immagini che ci lasciarono attoniti e sgomenti.
Ma da quel rogo, da quell’ autentico olocausto per l’Italia che si alzava nei cieli di Palermo, nacque la reazione dello Stato e della società civile, reazione che deve necessariamente essere anche mobilitazione delle coscienze a favore della cultura della legalità.
Da anni, l’Amministrazione Comunale di San Severo è in prima fila nella lotta alla criminalità e nella promozione e realizzazione di progetti di “Antimafia Sociale”, volti alla educazione alla cittadinanza attiva ed alla prevenzione. Tra questi, vi è il progetto “Made in San Severo: la ricetta della legalità”, progetto che prevede la riqualificazione, materiale e funzionale , di beni confiscati alla criminalità per creare luoghi che offrano ai giovani opportunità concrete di aggregazione, socializzazione e formazione, prevenendo situazione di disagio e di esclusione sociale. Sono particolarmente orgoglioso di comunicarVi che, su proposta e relazione dell’Assessore alle Politiche Sociali, Avv. Simona Venditti, la Giunta Comunale con atto n. 131 del 17 luglio 2020, ha deliberato di procedere alla riqualificazione di due beni immobili, siti in San Severo, confiscati, nel 2015, dalla Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
E’ con questa iniziativa che la Città di San Severo intende dare impulso ad una fase seria e determinata di utilizzo e ri-funzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità per finalità di prevenzione.
La citata delibera è l’ultima tappa di un lungo percorso iniziato nel 2017 e che vede il Comune di San Severo capofila nei “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale”, finanziati dalla Regione Puglia.
Paolo Borsellino ci ha insegnato che “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”
Carissime Concittadine e Carissimi Concittadini,
non avremmo potuto celebrare in modo migliore il XXVIII anniversario della strage di via D’Amelio , sentendoci parte di quel movimento culturale “ che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà “.
Dovevamo questo alla nostra Città, alla Comunità in cui viviamo, che, per tutti noi, è soprattutto luogo dello spirito, che spinge a fare sempre di più e sempre meglio, in ossequio alla nostra storia e agli impegni assunti; dobbiamo questo ad un grande, grandissimo, Servitore dello Stato come Paolo Borsellino , che -come avrebbe detto Lui – non avendo paura è morto una sola volta: per vivere per sempre!
IL SINDACO
Avv. Francesco Miglio