Cronaca
05/11/2020
di Umberto Mastromartino
FOGGIA: POLIZIA DI STATO ESEGUE DUE MISURE CAUTELARI PERSONALI
Nel corso della giornata di ieri, Agenti della Polizia di Stato della Questura di Foggia, appartenenti alla locale Squadra Mobile, a seguito di attività investigativa coordinata e diretta dalla locale Procura della Repubblica hanno dato esecuzione a due misure cautelari personali emesse dal GIP del Tribunale di Foggia.
La prima ordinanza, applicativa di misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese, alla loro dimora e ai luoghi da loro frequentati, è stata emessa nei confronti di un uomo di 38 anni, resosi responsabile per i reati di maltrattamento e lesioni nei confronti della madre e della nonna.
In particolare l’indagato in più circostanze ha preso a calci e pugni i predetti familiari in quanto le stesse avevano rifiutato di dargli denaro che aveva loro richiesto. Nella circostanza dell’episodio accaduto nello scorso mese di agosto, la madre veniva ricoverata presso l’ospedale e dichiarata guaribile in 10 gg., in quanto presentava ferite al viso ed una perdita ematica dal naso.
La madre in sede di denuncia dichiarava che il figlio faceva continue richieste di denaro specie alla madre anziana tanto da indurre quest’ultima a consegnargli tutta la sua pensione pari a 650,00 euro.
Inoltre, l’indagato minacciava la propria madre dicendole che avrebbe ammazzato chiunque se avessero chiamato la Polizia.
Nel corso dell’attività d’indagine, è emerso che l’indagato aveva strattonato la propria anziana nonna, sfogandosi sul mobilio di casa in caso di contrarietà e che lo stesso era solito offendere la madre con volgarità ed aggredirla con calci e pugni quando la stessa si intrometteva per impedire alla madre di consegnare la propria carta bancomat per consentire al nipote di fare i prelievi che voleva, con la conseguenza di lasciare la famiglia senza soldi per vivere poiché lo stesso prelevava anche la somma che l’ex-marito le versava per il mantenimento.
L’indagato aveva creato un clima di terrore in casa come è emerso dal racconto di alcuni testimoni nel corso delle indagini.
La seconda ordinanza applicativa di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa, alla propria dimora e ai luoghi abitualmente frequentati con l’ulteriore prescrizione di mantenere una distanza non inferiore a 200 metri e di qualsia contatto, è stata emessa nei confronti di un uomo di 58 anni, resosi responsabile per il reato di stalking nei confronti dell’ex-compagna.
L’indagato, con condotte reiterate, mosso dalla morbosa ossessione di ristabilire una relazione sentimentale con la persona offesa, la molestata e minacciava, pedinandola sulla pubblica via, avvicinandola nonostante i suoi respingimenti. In più circostanze accadute nello scorso mese di ottobre, l’indagato la rincorreva con la pretesa di parlarle, telefonandola decine di volte ed inviandole numerosi messaggi di testo, anche in orario notturno, nonostante la donna non rispondesse alle sue chiamate. Seguivano appostamenti da parte dello stesso sotto l’abitazione dell’ex-compagna ed in due circostanze, sempre con la pretesa di volerle parlare, suonava più volte in campanello di casa della donna, facendole recapitare biglietti manoscritti dal contenuto molesto ed ingiurioso, cagionando in tal modo alla vittima un grave e perdurante stato di ansia e di paura, nonché un fondato timore per la propria incolumità e dei suoi prossimi congiunti, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita, come ad esempio, uscire e fare rientro a casa sempre in compagnia e ad evitare di raggiungere in ascensore il piano della propria abitazione, per timore di trovarlo appostato.
5.11.2020