Politica
30/11/2020
di Umberto Mastromartino
DECIMA AZIONE BIS
DECIMA AZIONE BIS: quando la criminalità estorce denaro ai suoi stessi affiliati!
Gli esiti del processo “DECIMA AZIONE”, conclusosi con pesanti condanne a carico degli esponenti della criminalità foggiana, e la recente operazione “DECIMA AZIONE BIS” con l’emissione di 40 ordini di custodia cautelare, costituiscono l’ennesima dimostrazione dell’ottimo lavoro che la squadra stato sta portando avanti. La strada imboccata è quella giusta, a condizione che lo Stato consideri quanto fatto finora un punto di partenza, giammai un punto di arrivo, perchè il cammino è ancora lungo e tortuoso.
L’operazione “DECIMA AZIONE BIS” (la cui denominazione si spera sia il preludio di un TER), ha evidenziato ancora una volta il livello di spregiudicatezza, impudenza e temerarietà della criminalità foggiana. Leggendo infatti l’ordinanza abbiamo subito pensato ad un caso di omonimia, ma poi abbiamo dovuto rassegnarci ad un’amara realtà. Tra le vittime di estorsione, e quindi tra le parti lese in “DECIMA AZIONE BIS”, figurano anche soggetti che la fondazione antiusura ha perseguito per il reato di usura, soggetti che sono stati raggiunti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria e processati. In altre parole dobbiamo prendere atto che la criminalità foggiana estorce denaro agli stessi criminali, che sono allo stesso tempo “aguzzini” del povero commerciante e contestualmente “vittime” dei livelli alti della criminalità.
Questa circostanza costituisce l’ulteriore conferma dell’elevato grado di pericolosità della cosiddetta quarta mafia, spietata al punto da vessare i suoi stessi affiliati.
Pippo Cavaliere