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30/11/2020

Movimento 5 Stelle
Dopo mesi torna la 17 al Salice Nuovo

di Umberto Mastromartino

Dopo un anno e mezzo torna la linea bus 17 al Salice anche di domenica, grazie all’impegno del portavoce del M5S al Comune di Foggia Giuseppe Fatigato
lunedì 30 novembre 2020 - 13:51
Da: Giuseppe Fatigato <giuseppefatigato5stelle@gmail.com>
A:  
Con cortese preghiera di pubblicazione, buon lavoro.
Il capogruppo del M5S Giuseppe Fatigato
 

Dopo un anno e mezzo torna la linea bus 17 al Salice anche di domenica, grazie all’impegno del portavoce del M5S al Comune di Foggia Giuseppe Fatigato

 

“Sulla strada del Salice- San Lorenzo è tornata la linea 17 degli autobus Ataf anche di domenica. Un risultato che mi onora e per il quale ci ho messo la faccia con tutte le famiglie dell’insediamento alle porte di Foggia. In questi mesi mi sono impegnato nell’ascolto delle istanze del comitato Salice Nuovo (Aps), rappresentato dalla presidente Siponta Morlino: da circa un anno e mezzo il servizio di trasporto urbano per e dal quartiere residenziale rurale foggiano era stato interrotto nei giorni festivi, lasciando giovani, anziani e persone prive di mezzo privato isolati dal centro cittadino. Una brutta pagina per la nostra ex municipalizzata, non solo in termini di servizi erogati all’utenza, ma anche in relazione ai chilometri persi nel computo per il finanziamento trasportistico regionale”.

È quanto dichiara il capogruppo del M5S al Comune di Foggia Giuseppe Fatigato, dopo il lavoro di pressing sull’avvocato Giandonato La Salandra, presidente dell’Ataf, e sul suo vice Antonio Zenga.

“Sono fiero di aver contribuito al ritorno della linea, ringrazio il CdA Ataf per la disponibilità al dialogo, sebbene abbia dimostrato una tardiva sollecitudine. Foggia continua ad essere ultima in ogni classifica stilata per la qualità della vita. E non è una novità. La cittadinanza subisce da anni un arretramento nella qualità dei servizi. Dai trasporti e mobilità alla pulizia delle strade e alla raccolta differenziata. Ridurre anche i servizi minimi, negando una linea domenicale a decine e decine di famiglie residenti nelle periferie extraurbane ci condanna ad essere ultimi per sempre”.


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