DP 66 CAMPIONE D’ITALIA – Il due volte iridato Daniele Pontoni e il suo ampio e volenteroso staff possono festeggiare il terzo scudetto societario di fila, sebbene la lotta sia stata molto più serrata dello scorso anno. La DP 66 Giant SMP ha battuto la Selle Italia Guerciotti Elite 880 a 726, ancorché il team diretto da Vito Di Tano abbia potuto contare su molti meno atleti e concentrati solo in alcune categorie. Per lo storico team milanese sono da segnalare 5 doppiette (tutte della coppia Baroni-Realini). L’unica altra squadra ad esserci riuscita (una sola volta) è stata la Sorgente Pradipozzo. La DP 66 sbaraglia la concorrenza sul piano della capillarità e della pianificazione: benché priva degli exploit degli scorsi anni ha (quasi) sempre marcato il cartellino in tutte le categorie – esordienti uomini esclusi – a dimostrazione di un ottimo lavoro svolto con la base, che vale davvero uno scudetto corale. Sul terzo gradino del podio un’altra compagine friulana: i nero-verdi della Jam’s Bike Team Buja chiudono il GIC a 461 punti, vincendo lo sprint a ranghi ristretti con Development Guerciotti (416) e Race Mountain Folcarelli (391). Per il campionato italiano di società della Federazione Ciclistica Italiana si considerano i due migliori risultati di ogni società all’interno della zona punti 1^-15esima posizione per ciascuna categoria agonistica. Gli amatori master sono quindi esclusi dal computo.
UOMINI OPEN – Il finale più incerto di sempre, giocato sul filo del rasoio e finito…in parità. 172 a 172 come in una infinita ripresa boxistica, con la maglia rosa assegnata solo grazie al miglior piazzamento nell’ultima tappa. Jakob Dorigoni (Selle Italia Guerciotti Elite) porta a casa il suo primo Giro d’Italia Ciclocross nella massima categoria strappando dalle spalle del campione uscente Cristian Cominelli (Scott) una maglia rosa che sembrava quasi sull’aereo per Brescia. Molto regolari entrambi, con Cominelli che non è sceso dal podio che nell’ultima tappa, mentre Dorigoni marca il cartellino con 4 vittorie, 2 secondi posti e un piazzamento fuori dalla zona punti, esattamente quello che ha rimesso in discussione il GIC dopo la tappa di Osoppo. La vittoria di Cominelli a Ferentino ha sbilanciato le possibilità verso il bresciano; l’imprevedibile corsa di Sant’Elpidio a mare ha regalato invece il risultato che tutti conosciamo. Tra i giovani (Under 23) la maglia bianca va con diritto al piemontese Marco Pavan (D’Amico UM Tools) che nel cartellino può vantare anche la vittoria della difficile tappa friulana di Osoppo, mostrandosi particolarmente a suo agio anche con la classe più grande: il terzo posto finale in generale è il giusto riconoscimento, anche se l’onore delle armi va riconosciuto ad Antonio Folcarelli, autore di una stagione regolare stroncata in extremis per un incidente in una gara regionale. Degne di nota le prestazioni di chi si è visto poco (Filippo Fontana) ma che nelle due occasioni disponibili ha centrato un secondo e un primo posto. Niente male per il figlio d’arte!
DONNE OPEN – Faccenda tutta in casa Selle Italia Guerciotti Elite tra Francesca Baroni e Gaia Realini. La Toscana alla fine la spunta per 11 lunghezze sull’abruzzese, con un bilancio di 4 vittorie a 2. Eppure la stagione era cominciata con ben altro tono; l’assolo di Sara Casasola a Jesolo. Di lì in poi, però, la friulana ha perso mordente, sebbene sia riuscita a mantenere la terza posizione del podio generale. Si è rivista per ben due volte sul podio Alessia Bulleri, 4^ nella generale a 97 punti dopo la vittoria del GIC 2017, mentre una menzione di merito spetta alla piemontese in quota DP 66 Carlotta Borello, che al primo anno tra le under 23 conquista 91 punti, il 5° posto della generale e un’ottima costanza di rendimento in tutta la stagione. Tra le giovani della categoria juniores, valida per la maglia bianca, è Alice Papo (DP 66) a spuntarla, con un’accelerata decisa nella seconda parte di stagione e, in modo particolare, all’ultima tappa. Nel finale di GIC si è rivista pimpante Alessandra Grillo (Development Guerciotti), 6^ nella generale.
JUNIORES – L’equilibrio si è rotto proprio alla fine, ma poco ci è mancato che 7 tappe avessero vincitori tutti e 7 diversi. Segnatevi questi nomi, perché l’incertezza la fa da padrone e ciascuno di loro è capace di esaltarsi con la combinazione giusta di fattori. Hanno vinto una tappa a testa: Eros Cancedda, Vittorio Carrer, Lorenzo Masciarelli, Filippo Agostinacchio e Matteo Siffredi. Addirittura (!) due per Bryan Olivo (che sconta però poche partecipazioni alle tappe rosa) e addirittura 0 per la maglia rosa Enrico Barazzuol (team Rudy Project) che oltre al podio di tappa sembra aver fatto l’abbonamento con la costanza di rendimento. È davvero una classifica difficile da leggere, quella degli juniores, perché, ad eccezione del vincitore, l’andamento dei protagonisti è stato molto altalenante e condizionato dalla morfologia del percorso e dal meteo, ma anche dal momento della stagione. Si direbbe di disporre di atleti globalmente ottimi in ogni condizione. Voto 10 alla categoria juniores, il futuro del ciclocross italiano è pimpante.
ALLIEVI UOMINI – Non c’è stata storia. Il veronese Ettore Prà (Hellas Monteforte) ha monopolizzato il 12° GIC con 6 vittorie e un secondo posto, che gli valgono il record assoluto di punti nelle ultime 5 edizioni della Corsa Rosa: ben 206 sui 210 disponibili. (con una media di 29,4 – non male se fosse all’università) Alle sue spalle onore delle armi a Simone Vari (Race Mountain Folcarelli), forte della vittoria di Osoppo e di numerosi podi, ben 5 (sebbene manchi il parametro di paragone dell’ultima tappa), mentre uno scroscio di applausi è da destinare al primo anno Stefano Viezzi (DP 66) che porta a casa il terzo posto della generale con 105 lunghezze, un podio, 3 quarti posti e molta costanza. La maglia bianca è più che meritata in una batteria con sempre più di 100 atleti al via. Nell’ultima tappa di Sant’Elpidio a Mare sono emersi gli outsider: Alessandro Perracchione, Elias Paccagnella e Milo Marcolli.
ESORDIENTI UOMINI – Scenario identico alla categoria Allievi. Riccardo Da Rios (Sanfiorese) segue le orme di Prà e totalizza 206 punti (record), 6 vittorie e un secondo posto, mentre alle sue spalle la costanza ad alti livelli premia con l’argento assoluto il friulano Ettore Fabbro (Jam’s Bike Team Buja), sempre a podio con 1 vittoria, 4 secondi posti e 2 terzi posti. Ma anche Luca Vaccher (GS Mosole) non scherza, anche per lui il podio è stata una frequentazione abituale e il terzo posto è conquistato con quota 144 punti.
DONNE ESORDIENTI – Elisa Ferri (Olimpia Valdarnese) è autrice di un inizio di stagione formidabile, inanellando quattro vittorie di file. Poi un’assenza e una leggera flessione finale, che non le dà tuttavia noie per la conquista della Maglia Rosa ai danni di una Martina Montagner (DP 66) mai veramente pericolosa per la prima piazza. Il podio, tuttavia, è un arrivo in volata tutto friulano, con la Montagner che batte al fotofinish la conterranea Ilaria Tambosco (Jam’s Bike Team Buja) grazie al miglior piazzamento nell’ultima tappa: entrambe appaiate a 132 punti. Molto costante nel rendimento anche l’altra friulana e sorella d’arte, Nadia Casasola (DP 66).
DONNE ALLIEVE– Un nome, una garanzia. Federica Venturelli (Cicli Fiorin) si è potuta anche concedere un’assenza (Gallipoli) per andarsi a laureare campionessa italiana a cronometro, nel segno della disciplina. Poi arriva anche la maglia rosa del Giro d’Italia Ciclocross, maturata dopo 3 vittorie di tappa e due secondi posti, per un totale di 168 punti e un ottimo lavoro su ogni tipologia di percorso. Per la Venturelli la vittoria nella classifica generale comincia a delinearsi a Ferentino e si rafforza all’ultima tappa, quando deve arrendersi definitivamente la brava Arianna Bianchi (Team Piton) che aveva alzato le braccia al cielo in quel di Ladispoli e Gallipoli (resa celebre dalla rimonta). E bisogna dire che, oltre alla Bianchi, le primo anno hanno figurato molto bene con Beatrice Temperoni, Giulia Rinaldoni (1 vittoria), e Bianca Perusin, tutte piazzate dalla 2^ alla 5^ posizione.
CICLOAMATORI MASTER – Tra le ragazze Ania Bocchini (Cingolani) vince il Giro d’Italia Ciclocross dopo una lunga rincorsa alla vincitrice uscente Sabrina Di Lorenzo (Pro Bike), una battaglia colpo su colpo conclusasi 177 a 172, tre vittorie contro 2, sebbene anche Chiara Selva abbia ottenuto due successi parziali e poi abbia salutato la carovana del GIC. Massimo Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) aggiunge una maglia rosa al suo multicolore armadio, aggiudicandosi con 180 punti, 6 vittorie e un’assenza, la fascia 2 amatoriale, precedendo Luigi Carrer (Eurobike) ed Ezio Cameli (Bici Adventure). In fascia 1, invece, è Fabrizio Trovarelli (Bike Lab) a mettere sin da subito le cose in chiaro, sebbene gli onori delle armi vadano resi a Thomas Felice (DP 66) che in casa sua, a Osoppo, ha festeggiato una vittoria di tappa fortemente voluta. Terzo Alessandro Sereni (Cicli Taddei). Hanno conquistato la maglia rosa-gialla di vincitore di categoria MASTER i seguenti atleti: Thomas Felice (ELMT – DP 66); Leonardo Chieruzzi (M1 – Avis Amelia); Fabrizio Iaconi (M3 – Bike Racing Team); Luigi Carrer (M5 – Team Eurobike); Biagio Palmisano (M6 – Narducci); Sandro Chieruzzi (M7 – Avis Amelia); Marco Valentini (M8 – Avis Amelia) . Sono esclusi dal computo i già vincitori di fascia.
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