Qual è il piano di suddivisione del Rischio Covid dei servizi territoriali del’ASL di Foggia?
“In Provincia di Foggia sono state effettuate vaccinazioni anti covid ai servizi territoriali “a macchia di leopardo” lasciando scoperti gli operatori di alcuni presidi e ambulatori, delle dipendenze patologiche, della salute mentale, dei poliambulatori, dei consultori, degli studi odontoiatrici; nonostante le sollecitazioni ai referenti. Eppure sono state somministrate dosi anche al personale amministrativo ed ai lavoratori delle ditte esterne che forniscono beni e servizi per le aziende ospedaliere, è stata avviata anche la vaccinazione alla Sanità Privata, personale e ospiti RSA e RSSA. Considerato che il presidente Emiliano e il suo assessore Lopalco hanno affermato che la seconda fase che riguarda gli ultra ’80 sarebbe iniziata a febbraio al termine di quella per gli operatori sanitari e socio-sanitari delle strutture pubbliche, è da chiedersi che fine abbiano fatto i desiderata della task force di Emiliano”.
Lo dichiara il consigliere regionale della Lega, l’avvocato Joseph Splendido, che con una puntuale interrogazione ha chiesto il conto del piano vaccini, aggiungendo anche altri interrogativi di ordine politico sulle vaccinazioni che in alcuni casi sparuti sono già arrivate alla seconda somministrazione, col richiamo.
Ecco quanto chiede nel suo atto consiliare il legale salviniano: “Perché alcuni Servizi di pari livello, dell’Asl di Foggia, sono stati vaccinati ed altri no, vista la suddivisione delle priorità di somministrazione del vaccino agli operatori sanitari e socio-sanitari, fatta in base al RISCHIO (alto, medio-alto, medio-basso, basso)? Qual è il piano di suddivisione del Rischio Covid dei servizi territoriali del’ASL di Foggia? Entro quale data si intende completare il piano, al fine di garantire le vaccinazioni anticovid a tutto il personale sanitario e sociosanitario dell’Asl di Foggia, prima di procedere alle successive Fasi con conseguente vaccinazione delle successive Categorie?”